Corde sospese

Corde sospese nasce anzitutto da un’idea di Mario Silla, il mio direttore a Cremona 1 Tv, che personalmente ho poi rivisitato, cercando di unire la parte scritta di don Carlo Bellò al racconto fotografico dell’indimenticato Antonio Leoni. Il video consente di attualizzare proprio quel racconto (dalle foto passiamo ai video), osservando al contempo come il paese è cambiato.

Da un lato le corde, simbolo di Castelponzone, dall’altro la sospensione: quella delle corde tirate, appunto, ma anche quella del tempo che da queste parti, in questo borgo, sembra non trascorrere mai o comunque ha una velocità che soggettivamente percepiamo quasi come più lenta che altrove. Il documentario riprende gli scritti, le didascalie di don Carlo Bellò e le utilizza come metodo narrativo, a volte cogliendo gli stessi aspetti di allora, a volte sottolineando la contrapposizione tra ciò che era o non c’è più oppure semplicemente ha cambiato fisionomia.

La parte finale del documentario, più emotiva rispetto alla prima, non era inizialmente stata pensata: ho deciso di aggiungerla dopo avere visitato il Museo dei Cordai, ricevendo in dono la poesia di Nonno Buschini. Un regalo non previsto, che era giusto premiare e che è un valore aggiunto per il lavoro.

Giovanni Gardani